51) SCIMBIA 0,33 € 5,00

ITALIA – BELGIAN TRIPEL – 8%


COLORE: GIALLO DORATO, INTENSO ED OPALESCENTE (EBC 10)
GRADAZIONE: 8° ALC
INGREDIENTI: ACQUA, MALTO D’ORZO, LUPPOLI, ZUCCHERO CANDITO E LIEVITO
PARTICOLARITÀ: LE NOTE SPEZIATE DEL BOUQUET COMPLESSO VENGONO GENERATE DAL MALTO, DAI FENOLI DEL LIEVITO E COME DA TRADIZIONE DALL’AGGIUNTA DI ZUCCHERI CHIARI A FINE BOLLITURA
AROMA: LO SPEZIATO VA DAL MODERATO ALL’INTENSO, MORBIDI TONI DI CEREALE DOLCE E LIEVE TONO DI LUPPOLI
GUSTO: DOLCEZZA E CORPOSITÀ DATE DAL MALTO BELGA, BILANCIATE CON LE CARATTERISTICHE SPEZIATE E FRUTTATE DEL LIEVITO (IBU 26)

SCIMBIA: LA STORIA

Belgian Tripel è una birra ad alta fermentazione, lievemente speziata, dal finale secco e rifermentata in bottiglia.

La sua storia risale all’inizio del XIX secolo, quando in Belgio venne prodotta per la prima volta dai monaci Trappisti (monaci cistercensi) dell’abbazia di Westmalle.

È un’evoluzione più alcolica della Dubbel e il nome Tripel venne poi adottato da tutti i birrai del Belgio per indicare la loro birra più forte.

Sembra che si sia diffusa per aggirare il “Vandevelde Act” del 1919, una legge belga, abrogata solo nel 1983, che proibiva la vendita di superalcolici: per questo si cercò di creare delle birre più forti.

Questa lacuna portò alla maggior commercializzazione di birre “trappiste” e dalla seconda metà degli anni ‘50 la ricetta prese il definitivo nome di Belgian Tripel.

Il carattere di questa birra rende ottimo l’accompagnamento con selvaggina a piuma, carni bianche, tagliere di prosciutto di Parma che regalano note citriche, erbacee e minerali. La tripel vi sorprenderà abbinata a cavolfiori, broccoli, asparagi e cavoletti di bruxelles.

PRIMI: primi piatti saporiti (sugo di selvaggina, pappardelle al ragù di cinghiale toscano), una calda zuppa di cereali a base di farro o una zuppa di pesce.
SECONDI: arrosti, stufati e spezzatini con polenta, carni rosse alla brace.
DOLCI: ottima birra da accoppiare a dessert come torte e fagottini alle mele, crostate di albicocche e soufflè di cioccolato

MaBo noto anche come Ma.Bo Beer, è la giovane beer firm varesina, posta tra la Valcuvia e il Lago Maggiore, nata ufficialmente nel 2019. Il termine Mabo è l’acronimo di Marella e Bodio, i cognomi di Alessio e Stefano, fondatori dell’attività che affida agli impianti del Birrificio in Mostra di Induno Olona la produzione delle proprie ricette.

Alessio e Stefano iniziano l’attività brassicola nel 2015 partendo dalla base, iniziando la pratica dell’homebrewing con i kit. In seguito passano al metodo alla grain con un impianto auto costruito e ampliando l’attrezzatura costantemente, con pentola all in one, fermentatori e cella di lagerizzazione-fermentazione. La passione li porta ad estendere il bagaglio formativo, grazie alla partecipazione ai corsi di Unibirra e alla presenza i numerosi eventi di settori e concorsi. Gli ottimi riscontri ricevuti dagli addetti ai lavori e i riconoscimenti raggiunti dalle birre convince Ma.Bo ad un ulteriore passo: nel 2019 il brand è ufficialmente sul mercato.

La beer firm colma il vuoto nella zona a nord di Varese a ridosso della Svizzera, territorio nel quale i due soci fondatori si identificano molto. Il logo della beer firm è una scimmia, che evoca la passione per la birra: come dichiarato da Alessio e Stefano “simbolo di sviluppo, evoluzione ed instancabilità di un prodotto che fin dall’antichità è stato nella quotidianità dei nostri antenati, chi non ha mai avuto una scimmia sulla spalla? “

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